Quando si decide di aprire un temporary shop, sono tante le idee che frullano per la testa e tanti i desideri che si vorrebbero esaudire. Ma non si può dare retta solo al gusto personale e ai “sogni”: bisogna saper scegliere cosa meglio si adatta alle proprie esigenze.

Anche se si tratta di un’attività di breve durata, tutto deve essere fatto alla perfezione e niente va lasciato al caso; non è consentito accumulare moduli su moduli, richieste, permessi, pagamenti, scelta delle forniture, ecc.

Ogni cosa necessita del suo tempo e deve essere affrontata nel migliore dei modi. E come non vanno tralasciate le questioni burocratiche, non è nemmeno da sottovalutare una delle decisioni più importanti: la scelta della location.

 

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È bene partire con un po’ più d’anticipo se si vive in una città così frenetica e caotica come Milano, perché si rischia di non trovare il posto ideale che tanto si stava cercando!

In sostanza, scegliere per tempo e con criterio la location perfetta è fondamentale per la buona riuscita del temporary store: è il luogo dove tutto avrà inizio e fine, dove si creerà e si consumerà la magia e dove le persone, sentendosi come a casa, si lasceranno andare a qualche acquisto.

Non basta tuttavia capire quale sia il posto ideale, bisogna anche conoscere quali elementi vanno presi in considerazione per il proprio temporary shop a Milano. Vediamoli insieme.

 

1. La posizione

Il primo punto da tenere a mente è la posizione. Per scegliere quella più in linea con le proprie esigenze, è innanzitutto indispensabile pensare al target di persone a cui ci si intende rivolgere con la propria attività.

Si preferisce una nicchia selezionata ed elitaria oppure un pubblico più vasto e più numeroso? Si pensa a persone di un’età in particolare o vanno bene qualunque essa sia?

Se, ad esempio, si apre il proprio temporary store in una zona centrale di Milano, si avrà un pubblico più ampio, con più possibilità di essere visibili e di catturare l’attenzione(questo anche grazie al turismo). Se invece si opta per zone più periferiche e meno frequentate, sarà più difficile incontrare il gusto di una molteplicità di persone, ma può essere che il quartiere in questione sia frequentato proprio dal tipo di cliente che si vuole intercettare.

Qualunque sia la location prescelta, se si vuole suscitare la curiosità altrui e, di conseguenza, facilitare la strada verso l’acquisto dei propri prodotti, è importante ricordarsi di trovare una posizione strategica.

 

2. Le dimensioni

Il secondo fattore da considerare sono le dimensioni della propria location. La domanda da porsi è: “Mi serve uno spazio molto ampio e dinamico oppure uno piccolo e intimo?”

La scelta delle dimensioni del proprio locale è personale e soggettiva; bisogna sempre tener ben presente quello che si sta per andare a vendere e quindi, dello spazio necessario. Se, ad esempio, si ha la possibilità e il desiderio di scegliere una location molto spaziosa nella quale rimangono delle zone vuote, si possono creare degli allestimenti semovibili che, all’occorrenza, vadano ad occludere alla vista la zona libera.

Si fa sempre in tempo ad eliminare o aggiungere pannelli, pareti mobili, tavoli, divanetti; idea che non potrebbe essere attuata nel caso in cui si decidesse di optare per uno spazio su misura, già arredato con determinati mobili e senza la possibilità di cambiarli o spostarli.

 

 

3. Il tema

Altro elemento da prendere in considerazione è la scelta del tema del locale. Che stile adottare? È meglio selezionarne uno solo o fare un mixage di alcuni? Come arredarlo? Con pezzi unici e limitati oppure riempirlo di colori e oggetti?

Scegliere l’opzione più in linea con quello che si andrà ad esporre e a vendere è di fondamentale importanza perché, come si usa dire, “l’occhio vuole la sua parte”. Se, ad esempio, una persona entra in un negozio dove si vendono oggetti vintage e si trova in un ambiente dallo stile moderno con elementi di design e contemporanei, non sarà più così convinta del negozio in sé e uscirà senza comprare nulla.

L’importante è creare una sorta di armonia tra i due aspetti, cercando di mantenere lo stesso mood.

 

4. L’atmosfera

Come anticipato nel punto precedente, far sentire una persona a proprio agio e in armonia con l’ambiente che lo circonda è una delle cose più importanti.

Quello che ci si porta con sé al termine di una qualsiasi esperienza è il ricordo dell’atmosfera e delle sensazioni vissute. È dunque necessario ricreare un ambiente accogliente e frizzante, sempre tenendo conto di quello che si andrà a vendere.

 

5. La fornitura

A venire in aiuto di un ambiente fresco e coinvolgente c’è la scelta della fornitura: tavoli, sedie, divanetti e mobili vari sono tutti elementi che contribuiscono al buon funzionamento e alla buona riuscita di un temporary shop.

Il segreto consiste nel saperli disporre all’interno dell’ambiente, facendo magari prevalere alcuni elementi sugli altri, tenendo sempre a mente la funzionalità degli spazi e l’impatto visivo che essi creano.

 

In sintesi, quando si decide di aprire un temporary shop a Milano, proprio per il suo essere una città dinamica e molto turistica, bisogna considerare una serie di elementi che, se ben studiati, contribuiranno al successo del negozio a tempo. I visitatori, abituati come sono alla bellezza e all’innovazione tipiche della capitale meneghina, si aspetteranno solo il meglio dal tuo shop: non perdere l’occasione di stupirli positivamente!

 

Il successo dei temporary store a Milano