A chi non è mai venuto il desiderio di aprire un negozio proprio, a cui potersi dedicare, dove vendere prodotti scelti e selezionati personalmente, anche solo per poco tempo?

Oggigiorno è sempre più diffusa la moda dei temporary store: si tratta di negozi che rimangono aperti per un breve periodo, dalle poche settimane al massimo di un mese, creati magari in contemporanea di un grosso evento, dove il più delle volte vengono venduti prodotti esclusivi e in edizione limitata.

Grazie alle sue innumerevoli possibilità, Milano, in poco tempo, è diventata la città con il più alto numero di spazi dedicati ai temporary. Essendo, in assoluto, la capitale della moda e del commercio italiano, offre reali occasioni di successo presentandosi come la vetrina ideale per molti artisti o imprenditori sconosciuti che desiderano emergere.

 

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Anche se si parla di negozi temporanei, si devono considerare come una vera e propria attività commerciale alla pari di quelle permanenti, che richiedono impegno, questioni burocratiche da risolvere e molta creatività nel colpire il cuore dei possibili clienti.

Aprire un temporary store non è tuttavia così facile come sembra: vediamo qui di seguito cosa bisogna fare seguendo pochi semplici passaggi!

 

1. Avere le idee chiare e giuste

Quando si decide di intraprendere un’attività commerciale, di lunga o breve durata, è necessario iniziare a cercare la location, scegliere cosa si vuole vendere e compilare moduli su moduli: bisogna quindi avere in mente delle idee chiare e precise.

Si tratta di organizzarsi nelle diverse fasi preparatorie all’apertura del temporary shop, cercando di porsi un budget per le diverse spese iniziali (affitto della location, materiali, arredo, permessi speciali, campagna di comunicazione, ecc.), di scegliere che tipo di prodotto vendere e come renderlo il più accattivante possibile agli occhi della gente.

 

2. Scegliere la location perfetta

Fissato un budget e compresa l’importanza di dove si vuole arrivare, il primo vero punto da affrontare è decidere dove avrà luogo la propria attività.  È necessario capire fin da subito qual è la location che più si adatta alle proprie esigenze commerciali, perché i fattori da prendere in causa sono tanti: se in centro o in periferia, se trovare un posto molto piccolo oppure uno più grande, a quale target di persone ci si sta rivolgendo, ecc.

Decidere, ad esempio, di aprire la propria attività in una zona centrale e molto frequentata è una scelta strategica in quanto si tenderà ad essere più visibili e, in questo modo, sarà più facile catturare l’attenzione delle persone.

Si è inoltre avvantaggiati nella scelta trovandosi in una città come Milano, ricca di location suggestive, di zone rinomate ed eleganti, che si prestano perfettamente all’occasione. Corso Genova, Corso Garibaldi, Corso Como, zona Porta Nuova e il caratteristico quartiere di Brera sono ideali per ospitare un temporary: si possono scorgere spazi veramente unici, magari anche in un loft, all’interno di uno dei palazzi dall’architettura ricercata e singolare.

Un’alternativa possono essere i centri commerciali, oggigiorno considerati luoghi di ritrovo e di aggregazione, come lo Shopping District a City Life, nuova area di Milano, caratterizzata da spazi moderni e da linee minimali.

 

3. Affrontare le questioni burocratiche

Il punto più ostico da affrontare per intraprendere la strada del temporary store riguarda cosa bisogna fare e a chi ci si deve rivolgere a livello legale-finanziario. Per prima cosa, è bene ricordarsi che anche per i negozi temporanei valgono le stesse regole e le stesse leggi di quelli permanenti.

Bisogna, in secondo luogo, seguire alcuni semplici punti:

  • richiedere e ottenere la SCIA dal Comune dove si intende svolgere l’attività;
  • avere una partita IVA;
  • iscrivere il negozio al Registro delle Imprese presso la locale Camera di Commercio;
  • iscrivere se stessi ed eventuali dipendenti all’INPS, settore Commercio.

 

4. Promuoversi

Una volta che il proprio temporary store ha iniziato a prendere forma nella location perfetta ed è stata “ufficializzata” la sua esistenza, si è pronti per il passo forse più importante: farsi conoscere.

Come? Attraverso campagne di comunicazione mirate e coinvolgenti, con pubblicità sui giornali e on line, volantini, messaggi sui principali social network e anche con il supporto di brand conosciuti e sponsor.

Esempi di quotidiani milanesi che si prestano a servizi promozionali e pubblicitari sono il Corriere della Sera oppure il suo inserto, il ViviMilano, dove vengono sempre citate le nuove aperture di ristoranti, locali, negozi, ecc.

 

5. Inaugurazione

Il gioco è fatto: si è pronti per aprire! Non resta che pensare ad un’inaugurazione coi fiocchi! Per prima cosa, bisogna scegliere la data migliore per inaugurare il proprio temporary shop, tenendo conto degli orari e dei giorni in cui la gente è più libera ad andare in giro e a curiosare le novità.

In secondo luogo, è bene ricordarsi che si tratta di una festa a tutti gli effetti; l’obiettivo è quindi quello di divertirsi e di far divertire gli ospiti, facendoli sentire a proprio agio e accolti in un posto dove piacevolmente vorranno tornare.

Alla base di una festa, ci deve essere della buona musica, un gustoso buffet e bevande per tutti i gusti; un consiglio è quello di posizionare il tavolo del buffet dalla parte opposta all’ingresso, di modo che le persone saranno “costrette” a percorrere l’intero locale e saranno così più propense a guardare i prodotti esposti.

Infine, è bene mettere fuori del personale che invogli la gente ad entrare e a curiosare!

 

Ora che abbiamo visto e spiegato quali passaggi sono necessari per aprire un temporary store, come bisogna muoversi e quali sono le cose da prendere in considerazione, non resta che sbizzarrire la propria creatività e iniziare subito!

 

Il successo dei temporary store a Milano