“La gente è il più grande spettacolo del mondo”: è questo l’assunto che, da una frase di Charles Bukowski, sta alla base dei Monologhi pop. Canzoni alternate a monologhi che hanno al proprio centro le persone che vi assistono e vi partecipano: creati anche appositamente per ogni occasione, i Monologhi pop si adattano a situazioni e budget molto differenti, conferendo emozioni e ironia ad ogni situazione. Da PRESSO vengono proposti nelle seguenti modalità:

Pacchetto 1 – “C’era una svolta-Monologhi Pop vol.2”: lo spettacolo (450€ a serata)

L’ intero spettacolo di un’ora e un quarto da godersi comodamente nella location di PRESSO, inframmezzando o concludendo al meglio un’eventuale cena fra amici.

Pacchetto 2 – Micro Monologhi Pop (450€ a serata)

I Monologhi Pop proposti in pillole: ogni 15 minuti in una sala a parte inizia un nuovo micromonologo pop in modo da permettere agli ospiti interessati di abbandonare temporaneamente la cena a cui stanno partecipando per godersi una piacevole pausa per “sorridere profondamente”.

Pacchetto 3 – Monologhi Pop On Demand (da personalizzare)

All’inizio della serata viene proposto un vero e proprio “menù” dal quale si può scegliere a piacere un monologo e una canzone come se fossero una portata a sé stante, personalizzando ancor di più la piacevole esperienza.

Per avere un assaggio delle esibizioni di Martino Corti clicca su questo link.

Profilo: Nato a Milano nel 1983, Martino Corti si diploma al liceo scientifico ma capisce presto che la sua strada sono la musica e l’arte: si laurea al DAMS di Bologna e si mette a suonare la chitarra, il piano e a scrivere i testi delle sue canzoni, oltre a racconti e poesie. Dopo le prime esperienze di successo (ha aperto anche una tournée dei Nomadi), grazie all’incontro con Camilla Salerno partecipa al progetto di una nuova etichetta discografica, Cimice, di cui è socio.
Da allora hanno creato assieme i “Monologhi pop”, un contenitore che racchiude tutto il mondo artistico di Martino, fondendo canzoni e teatro: prendono così forma due dischi (“Le cose non contano nulla-Monologhi pop vol.1”, “C’era una svolta-Monologhi pop vol.2″) e i relativi tour teatrali, il primo più acustico con Luca Nobis alla chitarra, il secondo con anche influenze elettroniche grazie al dj producer Kustrell.